Dai primi di dicembre e fino all’Epifania ovunque si vedono alberi di Natale. Moltissime persone amano passeggiare per Presepi, se ne trovano in tanti paesi e città, in svariati materiali, di varie grandezze, statici o con movimenti meccanici e digitali ma anche viventi, ossia interpretati da figuranti che si calano perfettamente della parte del personaggio.
L’emozione suscitata dall’atmosfera, dai colori e dai suoni, spesso si trasforma in desiderio di fermare il momento con un video o con una foto. Come dimostrano le numerose foto sui social degli anni passati però, non sempre e non a tutti riesce di ottenere risultati soddisfacenti. Fotografie mosse o non a fuoco, inquadrature sbagliate e colori alterati tali da impoverire e vanificare il gran ben lavoro di impegno e pazienza dei presepisti con il mesto risultato di farcire i social di foto inespressive.
Superfluo dire che per fotografare correttamente occorre cognizione precisa del risultato che si intende ottenere, quindi conoscenza delle tecniche fotografiche e relativi parametri di esposizione. Non trascurabile la buona conoscenza delle funzioni d’uso dei nostri strumenti di ripresa. Tante volte infatti, mi accorgo che i dispositivi in nostro possesso contengono funzioni che non sappiamo riconoscere, o non sappiamo di avere che sia per il video o foto.
L’utilizzo generalizzato di telefoni o tablet, per scattare la foto induce alla standardizzazione di risultati. Questi dispositivi infatti, utilizzati quasi sempre in modalità automatica, ossia cosi come tirati fuori dalla borsetta o dalla tasca, producono un risultato affidato solo ed esclusivamente alla qualità della loro “intelligenza artificiale”. Questo non significa che tutte le foto saranno imprecise ma corrisponde ad affidarsi un po' alla cabala, tra tanti scatti una certamente verrà buona m è l’approccio totalmente sbagliato alla fotografia dove non si va mai per tentativi bensì per mirata ragionevolezza.
Sarà il telefono quindi a scegliere per noi, sceglierà i parametri che secondo lui sono più idonei per lo scatto che proponiamo di fare e lo produrrà esattamente come lui pensa. Naturalmente questo produrrà una foto non nostra ovvero non artistica, in alcuni casi avrà delle caratteristiche più o meno accettabili ma probabilmente non rispondenti alla nostra idea originaria. E allora cominceremo a pensare che il telefono del nostro amico sia migliore del nostro o una marca più performante di un altra, ma non è esattamente cosi: Siamo noi che non sappiamo cosa fare e ci affidiamo alla intelligenza elettronica. :-)
Cambiando da telefono a telefono e quindi dalle diverse fasce di qualità degli stessi, potrebbe accadere che la foto risulti mossa (soprattutto se ci sono movimenti o luccichii) o sovraesposta rispetto all’atmosfera artistica che vediamo con gli occhi, quindi troppo luminosa, con poche ombre, insomma meno emozionale della realtà.
Questo accade perché la maggior parte degli smartphone nel rilevare automaticamente la luce della scena tendono ad elevare un solo parametro di scatto, gli ISO lasciando fermi gli altri due, tempi e diaframma. Questa scelta garantisce certamente una foto luminosa che soddisfa la stragrande maggioranza di utenti ma la foto risulterà ricca di molti difetti più o meno accentuati o attenuati dalla tecnologia stessa, a partire dal rumore digitale, ossia quella leggera sgranatura della foto che a secondo del modello del telefono risulterà fin troppo evidente.
Spessissimo il telefono in modalità automatica non agisce sui tempi di scatto pertanto ogni movimento o un luccichio diventerà un mosso. Gli smartphone utilizzano un obiettivo grandangolare variabile 8mm a 12/14mm e per la messa a fuoco utilizzando la tecnica dell’iperfocale, questa tecnica se da una parte garantisce tutti i soggetti a fuoco dall’altra non regala la possibilità di intervenire artisticamente sfocando volutamente un soggetto o una parte dell’immagine per esaltarne un’altra.
Quindi cosa fare? Io userei questi accorgimenti e vi spiego il perché:
1) Treppiede o supporto 2) Scatto in Manuale (M). 3) Apertura diaframma: f/1.4 – f/2.8 per sfocare - f/6,3 – f/11 per avere tutto a fuoco. 4) ISO 100/200 5) Tempi di esposizione da 1 a 10 secondi a seconda della luce presente sulla scena.
Il mio primo consiglio, in ogni caso, è quello di dotarsi di un supporto fisso per appoggiare il telefono, si può usare un treppiedi ma va bene qualsiasi punto di appoggio, eviterà che lo scatto non risenta del movimento delle nostre braccia/mani, ovviamente è indispensabile scattare con il temporizzatore. L’altro consiglio è di scattare in modalità pro o manuale, gli smartphone di fascia medio- alta dispongono di questa funzione tra le impostazioni generali della fotocamera.
Passando alla modalità Pro/Manuale, abbandoniamo l’intelligenza artificiale dello Smartphone e saremo noi a costruire la foto che vogliamo.
I parametri su cui agire sono tre, tempo di scatto, apertura del diaframma e sensibilità ISO.
Seppur alcuni modelli supportano ISO elevati, io per fotografare i presepi in forma artistica consiglio di impostarli più bassi possibile quindi ISO 100 o max ISO 200.
Il diaframma è indicato con la lettera f e ci consente di stabilire l’apertura dell’ottica, determinante per variare la profondità di campo. Con una buona approssimazione diciamo che con un valore elevato da f/6,3 a f/11 riusciremo a mettere a fuoco tutti i soggetti presenti sulla scena, mentre con un valore basso f /1,4 a f/2,8 riusciremo ad isolare una parte della scena creando uno scatto maggiormente artistico.
Purtroppo non tutti i telefoni consentono di variare l’apertura del diaframma, cosa che invece si può fare con semplicità utilizzando una macchina reflex o mirrorless. Tutte le apparecchiature però consentono di variare il tempo di esposizione, ossia il tempo di scatto, il quale riallacciato in parallelo al binomio degli ISO bassi ci permetterà di cogliere tutta la luce soffusa presente nei presepi. Scattando su cavalletto o supporto fermo imposteremo quindi il tempo tra a 1s e 10s in funzione anche alla luce presente sulla scena.
I parametri fin qui descritti ci consentiranno di catturare nella nostra foto tutti gli effetti scenici del presepe, luci e ombre cosi come pensate e strutturate dai presepisti, ottenendo fotografie molto suggestive quasi pittoriche.
Evitiamo di usare il flash per tanti motivi, prima di tutto perché produce una luce fredda in contrasto con la luce calda dei presepi, a meno che non si applichino gelatine colorate, poi andrebbe ad alterare i nostri parametri di scatto vanificando la costruzione artistica della luce e infine potremmo arrecare disturbo ai figuranti e agli altri visitatori.
L’uso del flash è possibile ma richiede una specifica preparazione di illuminotecnica fotografica avanzata. Potrebbe esaltare alcune figure o alleggerire le ombre di altra ma l'argomento diventa troppo professionali e forse poco gestibili in velocità e con un presepe vivente pieno di visitatori all’interno.
Naturalmente se i micro dettagli artistici non ci interessano e disponiamo di attrezzature che consentono l’utilizzo di ISO elevati anche oltre 2000, potremo variare tempi e aperture per scattare tranquillamente a mano libera passando a tempi superiori a 60/100s e più ma occorre mano ferma e soprattutto attrezzatura di livello superiore.
Nel caso di uno scatto ad un albero di Natale le possibilità sono due, se vogliamo bloccare le luci in modo nitido è indispensabile uno scatto veloce quindi superiore a 1/200 con una discreta profondità di campo. Abbassando i tempi di scatto è possibile ottenere un mix tra luci bloccate e luci mosse che a secondo del tipo di obiettivo utilizzato potrebbero creare le apprezzatissime stelline sfocate. Considerato che si sta fotografando un oggetto luminoso non è necessario elevare esageratamente gli ISO ma questo è determinabile sono di fronte alla scena valutando la potenza e la qualità dell’illuminazione.
E' molto comune, trovandoci nei pressi di un albero di Natale o di altri decori luminosi posti sentire le persone lamentarsi che sono venute completamente in ombra mentre l'albero è venuto troppo luminoso. Questo accade perchè di fatto viene realizzata una foto in perfetto controluce per cui si otterrà la classica silhouette nera. Per ovviare basta illuminare anche il soggetto fotografato con un flash o con una luce continua.
Buon Natale e Buona Luce
Michele

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